Forse ti servirebbe un MiniTe

Quanto sarebbe bello poter affidare le mansioni ad un tuo doppio, che ragiona come te e che farebbe le cose proprio come le faresti tu.

Quanto è difficile e quanto tempo richiede gestire un negozio?

Uno dei principali problemi è che quasi sempre tu non hai tempo di fare tutto e devi scegliere quali sono le attività indispensabili da quelle secondarie.

Ed ecco che quelle attività, quelle di cui non ti puoi occupare subito, le trascuri e pian piano, diventano problemi che si possono trasformare in perdite di soldi.

Clienti non seguiti correttamente, o un ordine fatto in modo affrettato ad un fornitore o peggio ancora dimenticandoti di ordinare un prodotto rischiando di perdere vendite.

Non pensare che non lo sappia, che fra queste attività, spesso i biglietti augurali sono fra i primi che ci rimettono.

Lo so, e lo capisco. Purtroppo, come è giusto che sia, le tue priorità sono principalmente rivolte a prodotti molto più remunerativi o a richieste di clienti che possono farti guadagnare di più.

I biglietti augurali molto probabilmente, fra i tuoi prodotti, rappresentano un servizio secondario che offri ai tuoi clienti. Quindi, è giusto che tu dia la tua priorità a prodotti di primaria importanza per i tuoi clienti e per il tuo cassetto.

Quello che  so per certo invece, è che anche un prodotto secondario, se trascurato può portarti un danno economico in modo molto più subdolo, senza che tu te ne accorga.

Nel caso del biglietto augurale, analizziamo brevemente quali sono le attività che potresti trovarti a trascurare e che potrebbero farti perdere denaro.

1.Mancanza di tempo per effettuare l’ordine.

Contrariamente a quanto ti hanno sempre fatto credere la maggior parte delle aziende che si occupano di fornire biglietti augurali, il miglior modo per servirti è sventolarti un campionario da 200 pagine con un migliaio di referenze e farti scegliere quelli che ti piacciono di più.

Ecco, dopo 13 anni che produco e vendo biglietti augurali, ti posso garantire che questa metodologia di lavoro è utile in una bassissima percentuale di casi.

Funziona quando l’addetto agli ordini (nel tuo caso deduco sia tu) ha tutto il tempo per sfogliare il campionario e valutare con attenzione quali siano i biglietti di cui ha bisogno.

In questi anni ho fatto analizzare alla mia rete vendita il tempo medio per effettuare un ordine con questo sistema.

Senza interruzioni il tempo medio è di 43 minuti.

Con interruzioni, ovvero i clienti che entrano e richiedono la tua attenzione, o una telefonata o altro, il tempo diventa quasi il doppio: 80 Minuti.

Praticamente, per effettuare un ordine medio ti ci vogliono dai 50 agli 80 minuti.

Conoscendoti bene sono sicuro che tu questi minuti, almeno che tu non sia disposto a non pranzare, non li hai. O perlomeno non li hai sempre.

E questo ci porta al secondo punto.

2. Monitorare in modo corretto le tue scorte di biglietti

Non potendo dedicare il giusto tempo per effettuare il tuo ordine,  rischi di ordinare merce che non ti serve e di dimenticarti di quello che ti serve.

Per non correre questo rischio ti dovrai prendere delle mezz’ore buone per girare intorno agli espositori e segnarti cosa ti manca e se vuoi fare un lavoro fatto bene, segnarti anche le quantità ottimali.

Quindi altro tempo dedicato ad evitare di buttare soldi cercando di fare l’acquisto in modo corretto.

(ps: io non dovrei dirtelo ma il modo in cui tu tieni monitorate le tue vendite di biglietti può fare la differenza fra guadagnare con i biglietti e far guadagnare il tuo fornitore. Ma di questo ne parleremo meglio in un altro articolo…)

3. Ordinare merce i biglietti che ti servono senza correre il rischio di ordinare biglietti fuori fuoco

Cosa vuol dire fuori fuoco?

Vuol dire ordinare prodotti che non corrispondono ai gusti del tuo target clienti.

Se sei un fortunato venditore di biglietti augurali, molto probabilmente avrai più tipologie di clienti. Mamme, donne anziane,ragazzi e ragazze giovani, uomini.

Molto probabilmente non tutti questi clienti comprano lo stesso tipo di biglietti e le combinazioni per poterli acconentare sono infinite.

Hai il tempo necessario per coordinare queste varianti ed ordinare in modo corretto i biglietti che ti servono per le varie tipologie di clienti?

Queste 3 attività sono quelle che possono portarti a compiere  errori e si possono trasormare in centinaia di euro di merce sbagliata e quindi soldi investiti in modo dannoso. Praticamente rischi di essere tu stesso la causa dei tuoi mancati guadagni per delle scelte fatte in modo sbagliato.

La cosa più fastidiosa è che non sei tu a non essere più in grado di fare il tuo lavoro, ma di non avere soluzioni da parte dei tuoi fornitori che si siano adattate ai tuoi cambiamenti.

Se una volta tu, o chi prima di te aveva tutto il tempo che voleva per effettuare gli ordini, oggi questo non è più possibile nel tempo e nei modi di lavorare del giono d’oggi.

Quello che davvero potrebbe aiutarti è un aiutante, un Mini Te che gestisca per te, proprio come lo faresti tu se avessi tempo, il tuo comparto di biglietti augurali.

Questa figura di aiutante deve essere certamente una persona che tiene al tuo successo almeno tanto quanto ci tieni tu.

Come ci siamo detti, se tu hai la fortuna di avere un collega o un dipendente che lo fa per te, è necassario che tu gli dedichi moooolto tempo per formarlo, nella speranza che non ti combini un disastro.

Quello che invece posso garantirti è che questa figura, che ha a cuore il tuo successo, è certamente una figura del mio staff.

Ogni tutor commerciale dello staff del Bigliettaio Matto ha l’obbiettivo di darti SOLO i migliori biglietti per il tuo negozio.

Il motivo?

Oltre che una correttezza morale, la certezza che se tu avrai biglietti adatti per la tua clientela, li venderai con più successo e quindi avrai bisogno di acquistarne sempre di più.

Vincere insieme. Ma per fare questo è necessario fare un cambiamento tutti, noi produttori per primi.

Ma come può fare il tuo tutor a seguirti nel modo corretto, riducendo al minimo i margini di errore e soprattutto…

Quali sono le garanzie che puoi avere che tutto vada per il meglio?

Ho creato un metodo professionale e garantito che permette di gestire tutto questo e si chiama

Biglietto Express – Il primo sistema di gestione dei biglietti augurali ad abbonamento.

Fra pochi giorni sarà disponibile una guida per capire se il sistema ad abbonamento Biglietto Express, possa essere il sistema giusto per te e sopratutto, quali siano i vantaggi passando dalla normale formula di acquisto di biglietti o di conto vendita a quella dell’abbonamento.

E’ possibile prenotare una copia della guida inviando una mail a info@wondercards.it e scrivendo nell’oggetto:

Prenoto Guida Biglietto Express

A presto

Cristian

 

Biglietti per bambini o per le mamme?

Le insidie che un messaggio deve superare per arrivare sano e salvo di fronte agli occhi  e nel cuore di chi lo riceverà.

Se hai la mia età, o comunque sei nato al massimo nei primi anni 90, hai quasi certamente giocato al “Telefono senza fili”

Te lo ricordi?

Va be dai, ti rinfresco la memoria. Noi lo facevamo a ricreazione alle elementari. Ci disponevamo in cerchio; un bambino diceva una parola o una semplice frase nell’orecchio del vicino che a sua volta la ripeteva al bambino successivo, fino ad arrivare all’ultimo bambino, prima di quello che aveva avviato il gioco, e ad alta voce ripeteva la frase che aveva capito.

Quasi sempre la frase o la parola erano diverse. Spesso talmente diverse da farci sganassare dal ridere.

Anzi più erano diverse dalla partenza e più il gioco era divertente.

Ecco, tutto questo per raccontarti che nel mondo dei biglietti augurali c’è un fenomeno molto simile che però è tutt’altro che divertente.

Io l’ho chiamato “Il Biglietto senza fili”

Ti sei divertito fin qui ricordandoti quanto era bella la tua infanzia? Bene. Perché da qui in poi questo articolo spolvera argomenti che sono “Volatili per diabetici” come diceva il grande Lino Banfi.

E non pensare che la cosa non ti riguardi… Perché se acquisti biglietti augurali, al giochino del “Biglietto senza fili” ci sei seduto anche tu.

Vediamo di fare un po’ di chiarezza e vedere dove sta il problema di questo giochino.

Come saprai, un biglietto augurale fa un viaggio. Un viaggio fisico vero e proprio.

Parte in modo concettuale dalla testa dell’ideatore

Arriva sul catalogo del venditore

Poi a te, nel tuo negozio

Poi fra le mani di chi lo acquista

Ed infine fra le mani di chi lo riceve.

Questo percorso DOVREBBE essere così. Utilizzo il condizionale perché come ben saprai, purtroppo, questo viaggio o “metodo” posso garantirtelo SOLO per quanto riguarda la mia azienda. Per come facciamo le cose noi nel Mondo di Wonder.

Al di fuori di qui, nel marasma del mercato italiano, ci sono una miriade di aziende che si limitano a commercializzare biglietti augurali e quindi diventano un Giocatore in più al “BIGLIETTO SENZA FILI” creando un ulteriore inquinamento del nostro messaggio.

Come hai potuto vedere, sia io che te siamo giocatori dello stesso gioco. Con le stesse regole.

Ma chi sono i veri protagonisti del gioco? Te lo svelo subito.

Sono Chi acquista il biglietto nel tuo negozio e chi lo riceve.

Esatto. Perché sono loro le persone a cui è davvero rivolto il messaggio.

Sono loro i destinatari di quell’idea, di quel messaggio iniziale sotto forma di pensiero nella testa del Creatore del biglietto.

La tua bravura sta nel saper scegliere i biglietti in base al tuo target clienti e quello, fortunatamente è un aspetto sul quale credo di non doverti insegnare nulla.

Perfetto, fino a qui abbiamo scoperto in quanti giochiamo e che ruoli abbiamo, ma qual è lo scopo del gioco?

Eccolo svelato.

Lo scopo è fare in modo che il Creatore di Biglietti Augurali, crei un biglietto con un messaggio cosi originale, cosi focalizzato sulla persona a cui è destinato il biglietto, da impressionare in modo positivo il cliente che lo comprerà nel tuo negozio.

Ti sembra facile.

Se la risposta è si, allora credimi che non è un buon segno. E’ una dannatissima missione impossibile!

Non è facile per un motivo semplicissimo e fondamentale.

Perché l’anello più debole di questo gioco è allo stesso tempo il giocatore con maggiore responsabilità:

Il cliente che acquista il biglietto nel tuo negozio.

Eh…

Ecco dove sta la fregatura. Seguimi bene perché questo passaggio è importante. Sto per svelarti un segreto riguardo al mondo del gift che in pochi prendono in considerazione.

Chi acquista un regalo, nella maggior parte dei casi, compie la scelta guidato dai suoi gusti. Non da quelli della persona che riceverà il regalo.

Se pensi che questa sia la scoperta dell’acqua calda, credimi che non è così scontato nella testa di chi produce articoli nel Gift.  Altrimenti non si spiegherebbero i continui cali di vendite nel mondo dell’articolo da regalo. (non è l’unico fattore, ovvio. Ma uno di quelli meno presi in considerazione).

Facciamo un esempio super pratico, ispirandoci alla foto di copertina di questo articolo.

Una mamma, una bimba ed un biglietto augurale.

Supponiamo che su uno scaffale del tuo negozio ci sia un biglietto per Bambini di fascia fra i 6 ed i 10 anni.

Lasciando perdere i personaggi dei supereroi o delle mode del momento che, come sappiamo, durano in commercio meno di un vasetto di nutella nella mia dispensa, un genitore deve scegliere un biglietto che impressioni positivamente il proprio bimbo tramite un immagine o un messaggio particolari ed originali.

Le mamme si sa, conoscono bene i loro bimbi quindi sono un target cliente con il quale il gusto personale dovrebbe influire il meno possibile. Eppure persino una mamma può sbagliare scegliendo un biglietto che piace a più a lei che alla sua bambina.

Sai qual è il motivo di questo errore? Si chiama “Gap generazionale”. Ovvero il gradino di età che separa una mamma dalla sua bimba.

I bambini al giorno d’oggi hanno delle possibilità di accedere alla comunicazione che le nostre generazioni non avevano. Per noi c’era la tele. Finito. Punto.

Per i bambini e teen ager di oggi ci sono televisione, youtube, videogiochi, social (anche se non dovrebbero accedervi…) ma tutto questo ha fatto in modo che si sviluppasse un vero e proprio settore comunicativo adatto ad ogni fascia di età.

Quando noi eravamo piccoli, c’era una sola trasimissione con i cartoni animati. Una.

Oggi, solamente le piattaforme Disney Pay per view (tipo Sky per esempio) ne hanno 4. Suddivise per le fasce di età. Con programmi e contenuti molto più focalizzati e non generici.

Il mercato è sempre più specifico e sempre meno generalista.

Ed i prodotti per essere competitivi devono essere sempre più specifici, precisi.

Nel mondo del biglietto augurale in Italia ci sono della lacune grandi come l’oceano. Ricordo quando 2 anni fa introdussi i biglietti per i matrimoni gay che in molti mi dicevano:

“Eh vabbè, ma in quanti li comprano?”

Siamo andati in ristampa dopo 6 mesi.

Questo è un esempio reale. Ma torniamo al nostro gioco…

Cosa succede se una mamma non trova un biglietto adatto alla sua bimba?

  • Nella migliore delle ipotesi acquista un biglietto che piace a lei (che è comunque un autogol, perché la bambina non dimostrerà entusiasmo, non dimostrerà gratitudine sfasciando tutto ciò che io e te che adoriamo questo mondo cerchiamo di difendere e diffondere)

 

  • Nella peggiore delle ipotesi NON COMPRERA’ NESSUN BIGLIETTO.

Capisci quanto questo possa moltiplicarsi in una giornata e danneggiare i tuoi guadagni se non hai fra il tuo assortimento dei biglietti fatti come si deve? Specifici e mirati in modo studiato per i festeggiati?

Può diventare un disastro dal punto di vista delle vendite. Il “Biglietto senza fili” può diventare un gioco nel quale rischi di trovarti da solo se non hai qualcuno che ha fatto le cose bene all’inizio.

Se giochi con chi lancia il messaggio per primo, lo ha fatto in modo confuso, bisbigliato.

In buona sostanza, se chi ti ha venduto i biglietti non ha la più pallida idea di cosa sto parlando.

Come possiamo salvarci in questo gioco e fare in modo che i clienti possano acquistare biglietti che gli piacciano proprio perché perfetti per le persone a cui sono destinati?

Come possiamo fare in modo che quella mamma faccia la scelta giusta, compri un biglietto che le piaccia proprio perché le ricorda la sua bambina?

Nella risposta che sto per darti c’è un aspetto cruciale che io ho avuto la fortuna di imparare da mio padre lavorando al suo fianco nella sua trentennale azienda dedicata al regalo e che io applico alla lettera in ogni mio biglietto Wonder?

Grazie alla personalizzazione.

Più un biglietto è personalizzato, è specifico, nel messaggio, nelle immagini, in tutto, e più risulterà gradevole ed apprezzabile alla persona che lo riceverà.

La mamma dovrà poter trovare quel biglietto sul tuo scaffale, che abbia uno o più elementi che le ricordino le passioni o le caratteristiche della sua bambina.

Quali possono essere? Infinite.

L’anno che compie, il nome, uno sport, una passione, un colore, un gioco che facevano da piccoli…

Ti è più chiaro ora quanto è complessa la cosa e quanto debba essere studiata ed affrontata con criterio da chi vuole essere il tuo partner per quanto riguarda i biglietti augurali?

Se siamo in questo settore dallo stesso tempo sai quanto questo sia lontano anni luce dalla realtà.

La gente ride quando spiego lo studio che svolgo per i biglietti augurali. “Tu sei matto!”

Si su questo hanno ragione, non per niente sono il “Bigliettaio matto” perché se fai tutto l’opposto di quello che fanno gli altri allora un po’ matto lo sei davvero.

Quello di cui però sono altrettanto certo è che quello che io ho avuto la follia (o coraggio) di affrontare nel mondo dei biglietti augurali, nel resto del mondo viene affrontato in moltissimi altri settori, compreso questo. Pensa un po’.. in quei mercati le cose vanno meglio.

Sarà un caso? Mmm… “io questo non credo!”

Io nel frattempo ti sto preparando una nuova linea di biglietti per bambini dalla quale sto uscendo esausto… Vedo unicorni ovunque e di notte mi sveglio convinto di essere sulla nave di Jake Sparrow!

 

Il lavoro di  ricerca è estenuante soprattutto se per farlo devi abbandonare il tuo mondo e tuffarti in uno lontano 30 anni dal tuo.

A presto e ricorda,

Falli meravigliare!

Cristian

Se vuoi approfondire il discorso, a breve sarà disponibile il mio nuovo libro “Io Faccio Biglietti. Le 10 Regole d’oro che un biglietto augurale deve rispettare.” Invia una mail per prenotarlo a info@wondercards.it

 

 

 

 

2° Caratteristica che rende un biglietto augurale irresistibile – Ecco i 3 livelli di frase che devi assolutamente riconoscere.

Il testo in un biglietto ha più importanza  delle immagini? Dipende a quale livello appartiene.

Saper riconoscere le potenzialità di un biglietto dalla forza e dalla tipologia della frase, sarà il trucco che ti permeterà di valutare al volo se un biglietto funzionerà o se diventerà l’ennesimo “prendi polvere” che tanto odi avere in negozio.

 

Possiamo partire? Assaggia un pezzetto di fungo magico e preparati a rimpicciolirti. Oggi ti porterò all’interno dei testi di un biglietto augurale, salteremo da una lettera all’altra, impareremo a scavalcare i Grassetti ed a schivare i corsivi. Sarà un avventura meravigliosa… Te la senti di seguire il Bigliettaio Matto?

Andiamo.

Avrei potuto iniziare questo articolo con un citazionistico:

“Le parole sono importanti!!!” di Nanni Morettiana memoria. Ma preferisco evitare. Il motivo? Ce n’è più di uno.

Il primo motivo è che Nanni Moretti proprio non lo sopporto. Diciamo che sono più un tipo da Ugo Tognazzi ma, il secondo motivo è più importante perchè è perfettamente in tema con un aspetto che vedremo in questo articolo: La Coerenza.

Non centra una mazza Nanni Moretti, e nonostante quella sia una frase bella e ad effetto, non è detto che sia indicata per farti capire come saper riconoscere una frase vincente da una perdente.

Perchè sono partito da questo esempio sbagliato?

Perchè è proprio quello che ti può capitare scegliendo un biglietto perchè “ha una bella frase!”

Una bella frase non fa il biglietto. Lo aiuta ma se non è studiata o contestualizzata con la giusta immagine e soprattutto con il messaggio che vogliamo trasmettere, renderà il biglietto più triste di un tiramisù dietetico.

Quanto è importante questo aspetto? Molto più di quello che pensi… Per aiutarti a fartene un idea, nel libro che sto ultimando di scrivere “Biglietti d’auguri – I 10 comandamenti” gli ho dedicato un intero capitolo di 36 pagine.

Nel libro troverai questo ed altri aspetti approfonditi in modo molto più dettagliato ma voglio lasciarti qualche breve dritta in questo articolo di cui potrai fare tesoro da subito.

Procediamo con ordine.

Tralasciando i biglietti che non hanno testo o ce l’hanno in modo marginale, i quali fanno categoria a se, la maggiorparte dei biglietti si basa su 3 tipologie di frasi:

Semplice, Aforisma, Scomposta.

Il 1° livello – La frase semplice, non farti ingannare dal nome, è quella utilizzata nella maggior tipologia di biglietti augurali e nonostante non brilli per originalità ha sempre un ottimo successo.

Solitamente si trova all’interno del biglietto mentre all’esterno c’è scritta la ricorrenza che si vuole celebrare , come una festa di laurea per esempio.

All’interno un esempio di tipica frase che troverai, è un classico ed anche piuttosto banale:

“Congratulazioni Laureato!”

Spesso ci sono anche versioni umoristiche del tipo:

“Non avremmo mai pensato potesse arrivare questo momento… Quello di dirti AUGURI DOTTORE!”

In ogni caso, che sia un biglietto estremamente classico o più confidenziale ed umoristico, la tipologia di frase semplice risulta oggettivamente efficace ma datata.

Un po’ come offrire un prosecco al primo appuntamento. Vai sul sicuro ma non stai osando granché.

Da un punto di vista prettamente numerico, è il biglietto migliore.

Esempio di frase 1° livello umoristica.

Questo tipo di biglietto ha molti punti a suo favore, ed i  principali sono:

  1. Comunica in modo diretto e quindi arriva subito all’attenzione di chi entra in un negozio alla ricerca del biglietto per una festa di Laurea senza troppe pretese (ovvero un’altissima percentuale di clienti)
  2. È imparziale. Come il prosecco di cui sopra. Va benissimo un po’ per tutti, ti permette di portare a compimento la missione senza arrecarti danni permanenti. Ottimo lavoro soldato!
  3. Si adatta a qualunque tipo di regalo, e può essere anche un biglietto di sole congratulazioni ed essere quindi consegnato senza alcun regalo.

 

Il 2° Livello – L’aforisma concentra totalmete la propria forza sulla potenza del messaggio tipico di una frase breve ma precisa nel messaggio.

L’errore più grande che si possa fare è confondere una “Frase celebre” con un “Aforisma“. Spesso si crede che una frase, perchè detta da una celebrità basti a essere una grande frase emozionale. Niente di più sbagliato.

Non c’è una regola per riconoscere un aforisma, non esiste una formula matematica per misurarne l’efficacia, come non ne esiste una per definire il valore di una poesia.

Un aforisma, suona come una voce intonata sopra un filo di musica.

Esempio di aforisma abbinato ad un biglietto fatto a mano. Linea Scelgo Handmade by Wonder

Il biglietto efficace che contiene un aforisma deve essere un biglietto studiato in ogni minimo dettaglio. La coerenza e legame fra immagine e frase non deve necessariamente essere d’obbligo.

Anzi, spesso vengono associate immagini emozionali non del tutto pertinenti con l’aforisma.

Ma sono certamente immagini o colori o stimolazioni visive molto forti.

 

3° Livello – Frase Scomposta

Ti è mai capitato di leggere annunci pubblicitari dove di venga rivolta direttamente una domanda? E’ uno dei modi più antichi per attirare l’attenzione perché appunto, una domanda fa scoccare la scintilla che porta ad un ragionamento. In automatico, creando così quel legame che porta alla considerazione da parte di chi legge.

Nel biglietto augurale, spesso questa tecnica viene utilizzata e con un ottimo successo.

Ovviamente un biglietto normale ha solamente due pagine sulle quali possiamo sviluppare la nostra storia:

L’esterno e l’interno. Solamente un esterno ed un interno nel quale sviluppare la nostra “storia da raccontare” ma sono sufficienti per creare stupore e curiosità nel lettore.

Ti faccio un esempio pratico.

Una frase che avrai sicuramente letto su diversi biglietti è la seguente.

 

Esterno: “Tanti Auguri a te che sei…

Interno: … Una persona speciale!”

Come puoi ben leggere, è una frase banale e ben poco attraente.

Mah… e qui è necessario il genio grafico, se abbiniamo un’immagine esterna in contrasto con quella interna, creiamo l’effetto stupore che porta il lettore a  fare l’esclamazione:

“Ah! Forte!”

Ecco un esempio:

La frase scomposta. Uno dei pochi casi dove i puntini di sospensione non diventano fastidiosi.

Ora hai un quadro definito di come sono strutturate le frasi nei biglietti augurali perchè abbiano efficacia.

Ricorda: Se non basta una bella immagine per fare un biglietto da effetto Wow, non sarà una frase “carina” a trasformarlo.

Un biglietto augurale ha pochi elementi per stupire, ecco perchè dovranno essere perfetti e amalgamarsi perfettamente tra loro perchè possano meravigliare!

A presto,

Cristian